Arte, cultura e tradizioni

Domusnovas durante il periodo medievale

il medioevo di Domusnovas è stato caratterizzato dalla guerra fra il Conte Ugolino e Pisa, cui sono subentrati gli Aragonesi nel 1324. Successivamente, varie famiglie si sono succedute alla guida del paese fino all'abolizione dei feudi nel 1839

Durante il Medioevo, Domusnovas ha subito le burrascose vicende del resto della Sardegna. Inclusa nel Giudicato di Cagliari, nel 1257 la città venne occupata dai pisani insieme al resto del comprensorio. L’intera curatoria del Cixerri venne quindi affidata al conte di Donoratico, Ugolino della Gherardesca, che si stabilì proprio a Domusnovas, all'epoca protetta da una cinta muraria.

Ugolino eresse una rocca e dotò Domusnovas di una spiccata autonomia, sviluppando miniere e fonderie. La felice parentesi del conte non durò a lungo: nel 1288 Ugolino fu imprigionato dai pisani e morì in breve tempo. Suo figlio Guelfo guidò la ribellione contro Pisa e il Giudicato di Arborea, che non ebbe successo. La rocca fu smantellata e nel 1301 Domusnovas passò sotto il controllo diretto di Pisa.

Il dominio della città toscana durò poco: nel 1324, anno spartiacque per molte città, subentrarono gli Aragonesi con l'Infante Alfonso e Domusnovas entrò a far parte del Regno di Sardegna. Il paese, amministrato da un Vicario, nel 1355 ebbe la possibilità di inviare due delegati all'assemblea per formare il parlamento sardo. A partire dal 1432 il controllo diretto di Domusnovas fu affidato agli Aragal, cui subentrarono i Bellit nel 1510 e Ludovico Gualbes nel 1605. Nel 1627 il timone passò ad Antonio Brondo, poi nel 1730 a Cristoforo Bou Crespi di Valdaura e ai suoi discendenti che amministrarono Domusnovas fino all'abolizione del feudalesimo nel 1839.

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